Ginocchio: menisco rotto, si cammina?
Nel caso ci sia il sospetto di rottura del menisco è sempre importante far valutare il proprio ginocchio. I menischi sono delle strutture poste all’interno dell’articolazione del ginocchio, che hanno la funzione di ammortizzare gli stress sull’articolazione, sia in torsione che verticalmente, quando ad esempio si cammina, si corre, o si atterra da un salto.
I menischi presenti nel ginocchio, tra femore e tibia sono 2:
- menisco mediale
- menisco laterale
Ogni menisco ha due corni, anteriore e posteriore, e spesso sono queste le zone che maggiormente sono soggette a lesioni.
Quali sono i tipi di lesione del menisco?
Sostanzialmente, le lesioni meniscali possono essere:
- degenerative: dovute a stress continui protratti nel tempo, senza una causa traumatica specifica, e spesso collegare alla mancanza di tono muscolare della persona
- traumatiche: di solito sono quelle più frequenti, tipiche soprattutto degli sportivi, dovute principalmente ad una distorsione innaturale del ginocchio.
A volte la rottura del menisco è accompagnata da un tipico rumore (crack) che la persona sente, con dolore acuto, e l’impossibilità a darci del carico, camminandoci sopra.
Rottura del Menisco a manico di secchio
Esiste una lesione del menisco particolare, detta a manico di secchio, che richiede una valutazione ortopedica tempestiva, in quanto, tale lesione determina un blocco dell’articolazione del ginocchio, con incapacità a stenderlo del tutto, soprattutto agli ultimi gradi.
In questo caso, a differenza degli altri tipi di lesioni (che spesso non richiedono un intervento chirurgico immediato) sarebbe necessario intervenire chirurgicamente nell’arco di 15 giorni, per evitare danni alla cartilagine, dato dal pezzetto di menisco che ha mandato in blocco l’articolazione.
Quali tipi di intervento chirurgico esistono per le rotture del menisco?
Premetto che l’intervento al menisco si effettua sempre o quasi in artroscopia, cioè senza aprire il ginocchio, con accesso attraverso due fori al ginocchio. Tale tecnica è meno invasiva e ha rischi minori ed un recupero molto più veloce.
Attualmente, ci sono 3 possibilità chirurgiche in caso di lesioni meniscali:
- Meniscectomia totale: viene asportato l’intero menisco. Questo tipo di intervento è ormai poco utilizzato in quanto togliendo l’intero menisco, aumenta il rischio di artrosi al ginocchio.
- Meniscectomia parziale: viene asportato solo il pezzettino di menisco rotto. In questo caso l’intervento è estremamente semplice e viene conservata gran parte del menisco, facendo anche una pulizia all’interno dell’articolazione.
- Sutura meniscale: è la tecnica che sta prendendo maggiormente piede negli ultimi tempi. Consiste nel ricucire letteralmente il pezzetto di menisco rotto, in modo da salvarlo completamente. Questa tecnica seppur più conservativa e sicuramente migliore a lungo termine per la salute dell’articolazione, richiede una riabilitazione più lunga, come potrai vedere più avanti continuando a leggere questo articolo.
Ginocchio: menisco rotto, si cammina?
Come si riabilita un menisco a seconda del tipo di intervento chirugico effettuato?
Attualmente, la riabilitazione meniscale è abbastanza semplice, i tempi riabilitativi sono estremamente brevi, se sei seguito da un fisioterapista specializzato in riabilitazione del ginocchio.
Nei casi di meniscectomia, e quindi con asportazione del pezzo di menisco rotto, la riabilitazione ha una durata di circa 20 giorni, di solito con cadenza trisettimanale, con abbandono quasi immediato delle stampelle.
La riabilitazione ideale, non richiede sedute in piscina o l’utilizzo di terapia strumentali come Tecarterapia, Ultrasuoni, Laserterapia, Magnetoterapia, ecc…
Le fasi riabilitative sono costituite da:
- Mobilizzazione per il recupero della completa mobilità del ginocchio, sia in flessione che in estensione
- Carico precoce per lo sviluppo della massima forza e massa muscolare
Le ulteriori fasi per l’atleta:
- Rieducazione e recupero del gesto atletico sport-specifico
- Rientro in campo e allenamento con la squadra o con il preparatore atletico
Nel caso di una sutura meniscale:
La riabilitazione richiede tempi più lunghi, anche 6 mesi, in quanto è necessario che il ginocchio non venga piegato oltre i 90° per il primo mese, per evitare l’apertura dei punti di sutura.
Il resto della riabilitazione è sostanzialmente uguale a quella in caso di meniscectomia con tempistiche leggermente più lunghe per evitare fastidiose ri-rotture meniscali e conseguenti aumenti artrosici.