Classificazioni lesioni muscolari
La più recente classificazione delle lesioni muscolari è stata pubblicata dalla Ismult nel 2013 e distingue infortuni diretti, cioè contusioni o lacerazioni, e infortuni indiretti di tipo 1, 2, 3 e 4. Quelli di tipo 1 sono correlati al sovraffaticamento e si dividono in 1A, cioè disturbo da fatica indotta, e 1B, cioè DOMS (dolore muscolare a esordio ritardato). Gli infortuni di tipo 2 sono disturbi neuromuscolari, spinali o correlati al muscolo. Quelli di tipo 3 sono i più conosciuti strappi muscolari minori (3A) o strappi muscolari moderati (3B), mentre gli strappi muscolari (sub)totali e le avulsioni tendinee rientrano nel tipo 4.
Diagnosi
È molto importante una diagnosi corretta e precoce, per gli atleti ma non solo. È fondamentale capire fin da subito la gestione ottimale del proprio arto infortunato nella quotidianità. Altrettanto importante è iniziare tempestivamente la corretta riabilitazione per ottenere una guarigione migliore e più veloce.
Per una diagnosi corretta è necessario un esame clinico approfondito per capire di che tipologia di infortunio muscolare si tratta. Inoltre il clinico in alcuni casi può essere aiutato da un esame ecografico o da una risonanza magnetica. Questo aiuta a capire esattamente l’estensione del danno muscolare e a stimare la tempistica di guarigione con più accuratezza.
Una lesione muscolare mal riconosciuta e mal trattata nelle prime fasi potrebbe non solo rendere complessa o impossibile la risoluzione nel breve termine, ma anche aumentare le probabilità di un re-infortunio.
Riabilitazione
In base a quanto detto, è fondamentale iniziare fin da subito un programma fisioterapico corretto per fare in modo che il muscolo in questione guarisca nel miglior modo possibile.
Innanzitutto bisogna valutare se prima della riabilitazione occorrerà sottoporsi a un intervento chirurgico. L’intervento è consigliato in caso di lesioni muscolari di tipo 4 o di lacerazioni.
Successivamente si procederà seguendo le indicazioni del terapista che valuterà le giuste tempistiche di riabilitazione. La riabilitazione dovrà sempre rispettare queste 4 macrofasi:
- Nella primissima fase bisogna solo effettuare POLICE cioè protezione, carico moderato (o ottimale), ghiaccio, elevazione e compressione.
- Nella seconda fase, da iniziare prima possibile, bisogna cominciare a riattivare il muscolo con delle leggere contrazioni isometriche.
- Nella terza fase bisogna introdurre la contrazione concentrica e il controllo motorio.
- Nell’ultima fase bisogna reintrodurre le contrazioni eccentriche e il gesto sportivo (se si tratta di atleti) per poter poi effettivamente tornare alla normale e completa funzionalità muscolare senza rischio di una recidiva.
Concludendo quando si parla di lesioni muscolari l’aspetto più importante è un precoce e corretto inquadramento clinico da parte di professionisti competenti.