Mal di schiena e ciclismo
In questo articolo indaghiamo alcune semplici strategie che tutti i ciclisti dovrebbero adottare al fine di non incorrere in uno dei dolori a loro più comuni, la lombalgia, o più comunemente chiamata mal di schiena (leggi il nostro articolo sul mal di schiena su Fisioterapia Piacenza).
Gli studi attuali hanno dimostrato, inoltre, come la posizione in flessione dell’atleta adottata per ridurre l’attrito con l’aria, soprattutto a livello agonistico, aumenti il rischio di lombalgia perché tende ad aumentare la pressione intra-discale e al tempo stesso provoca un completo rilassamento della muscolatura addominale con contrazione dei muscoli paravertebrali lombari.
Vediamo ora quali sono i metodi che si sono rivelati utili, fino ad oggi, per prevenire questa problematica per quanto riguarda particolari accorgimenti da utilizzare in sella alla bici ma anche rispetto a un lavoro specifico per prevenire o curare questa patologia.
Modifiche della bicicletta consigliate:
Regolare l’altezza del manubrio e la distanza tra questo e la sella, spostando il peso sugli arti superiori.
Avere l’asse dei pedali più indietro rispetto al centro della sella, favorendo una maggiore spinta biomeccanica e migliorando la posizione pelvica che coincide con gli angoli di flessione lombare.
Inclinare l’angolo della sella anteriormente, migliorando i vettori di forza che agiscono sul rachide lombare.
Quando possibile variare la bicicletta di allenamento o cambiare leggermente alcuni dei parametri sopra citati.
Già utilizzando questi particolari accorgimenti si potrà ridurre del 70% la possibilità di comparsa del mal di schiena. Dobbiamo però valutare e correggere anche il controllo del movimento del rachide perché, come dimostrato in numerosi studi, molti ciclisti durante allenamenti e gare, tendono a stabilizzare poco la colonna lombare andando così incontro a particolari sovraccarichi che possono portare al tipico dolore lombare.
Quindi cosa fare?
Bisogna quindi intraprendere un percorso di prevenzione che si basa sul corretto reclutamento motorio della muscolatura addominale, in particolar modo del muscolo Trasverso dell’addome e degli Obliqui interni, che lavorano funzionalmente in contemporanea ai Multifidi e agli Erettori lombari per stabilizzare correttamente il rachide.
Bisognerebbe quindi effettuare costantemente, meglio se supervisionati almeno inizialmente, un percorso di prevenzione che comprende esercizi di mobilizzazione controllata del rachide per un maggiore controllo neurodinamico delle curvature della schiena.
Proponiamo nel prossimo articolo “mal di schiena e ciclismo” alcuni dei molteplici esercizi per prevenire questa problematica.