Che cos’è il sovraccarico biomeccanico?
Il sovraccarico biomeccanico è un fattore di rischio che in generale interessa diversi distretti anatomici (rachide, arti superiori, ginocchia). Sostanzialmente gesti lavorativi (o non) reiterati con notevole frequenza da parte della persona possono portare un determinato distretto corporeo a sviluppare una patologia muscolo-scheletrica. Le patologie da sovraccarico biomeccanico il più delle volte sono di tipo tendineo, ma possono coinvolgere anche superfici meniscali e ossee.
Perché si sviluppa la patologia
Le patologie che si sviluppano sono spesso multi-fattoriali e quindi legate alla predisposizione individuale (risposta soggettiva alla sollecitazione). Infatti si parla di sovraccarico biomeccanico quando per il paziente in questione il carico dato in quel determinato distretto risulta essere maggiore della sua capacità di carico, cioè di quanto può sopportare.
Come si guarisce
Per poter continuare a effettuare quel determinato movimento senza però intercorrere in un dolore costante è necessario effettuare con il proprio fisioterapista un lento processo di ottimizzazione del carico, suddivisibile in 3 macrofasi.
- Diminuzione del carico e manovre per eliminare il dolore
- Aumento graduale della capacità di carico del distretto in questione (in assenza di dolore)
- Ritorno alla normale gestualità quotidiana (in alcuni casi mantenendo per qualche tempo degli esercizi adatti ad aumentare la propria capacità di carico)
E se voglio prevenire?
Ovviamente la strada più consigliata per chi fa lavori che prevedono gesti ripetitivi e usuranti è sempre e comunque quella di rivolgersi a uno specialista che gli mostrerà qualche semplice esercizio per prevenire le patologie dovute al sovraccarico biomeccanico legate alla sua specifica attività.