La situazione attuale

Visti i numerosi mesi passati a casa in parziale inattività è necessario ripensare la preparazione fisica post-Covid e riconsiderare la ripartenza per i nostri atleti. In molte discipline durante la ripartenza si svolgono test fisici nella prima settimana: già da questo punto dobbiamo valutare una modifica. Come possiamo fare test con atleti che si sono allenati, ma in condizioni totalmente diverse? Meglio aspettare qualche giorno in più per permettere un riadattamento sia psicologico che fisico, e quindi sottoporli ai vari test.

I dati dall’estero

Da un’analisi della NFL del 2011, con una pausa di 136 giorni, invece di 14 settimane di preparazione, ci si era ridotti a soli 17 giorni di allenamento. Nei primi 12 giorni, 10 giocatori si ruppero il tendine d’Achille e il numero di infortuni registrati nel primo mese fu più del doppio della media osservata solitamente durante un’intera stagione.
Durante il campionato tedesco il numero di infortuni nell’era post-Covid è aumentato circa del 200%.
In Italia non ci sono ancora dati certi relativi al numero di infortuni.

Quello che è stato fatto e i consigli per una ripartenza in sicurezza

Tutto quello che è stato fatto durante il lockdown, in particolare per quanto riguarda i calciatori, non è stato ininfluente. Bisogna però capire che un burpees a casa ha un transfer basso sull’attività che viene riprodotta in campo. Durante l’allenamento e la partita vengono richieste in continuazione azioni ad alta intensità, pressing, pressioni, cambi di direzione, scatti, frenate, salti ecc. Quindi è impensabile ritrovare gli atleti in condizioni buone per effettuare determinati spostamenti.

In generale, servono almeno 10 giorni di pre-ritiro per portare gli atleti a raggiungere una condizione fisica sufficiente per poter cominciare il vero e proprio ritiro. Nei primi 10 giorni vanno utilizzati con moderazione gli allenamenti di core stability, non più di 3 volte alla settimana con allenamenti singoli, per evitare stress eccessivi della cintura addominale. Vanno evitati inoltre rsa (repeated sprint ability) o qualsiasi tipo di cambio di direzione ad alta intensità e balzi bi e monopodalici.

Nella preparazione fisica post-Covid bisognerebbe dare priorità agli aspetti di prevenzione che vanno dalla propriocezione a esercizi isometrici, corse a spola con cambio direzione a bassa intensità. O ancora, lavori in acqua o su sabbia per balzi o lavori metabolici a basso impatto articolare.

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